L’anima dell’azienda è Giuseppe Dongarrà, un giovane prestato all’olivicoltura ma legato saldamente alla passione per la terra e l’amore per l’olio che gli è stato trasmesso dai suoi avi.
Umili contadini che con grande sacrificio hanno coltivato e custodito un patrimonio genetico unico. Un oliveto di famiglia secolare cresciuto sotto il solleone delle Madonie.
In quello che era un antico sementificio, realizzato con sacrifici dal padre, è stato realizzato un opificio dedito all’imbottigliamento di olio di qualità. Giuseppe negli anni ha affinato questa sua passione coltivando con cura le piante di famiglia e accrescendo la sua formazione professionale.

Ha acquisito la qualifica di sommelier dell’Olio e assaggiatore esperto dell’oro verde di Sicilia.
Oggi ne conosce pregi e difetti, profumi, gusti e colori. La voglia di dare il giusto valore ad un prodotto ricco di virtù e fonte di benessere, in grado di interpretare e raccontare una terra unica al mondo: la SICILIA, un’isola che nei secoli ha accolto diversi popoli e culture in un abbraccio travolgente.

Azienda

L’azienda fondata nei primi mesi del 2020 dal giovane imprenditore Giuseppe Dongarrà, si occupa principalmente dell’imbottigliamento dell’olio prodotto nelle terre di famiglia, assieme al fratello Nino Dongarrà figli della terza generazioni che con amabile cura custodiscono e coccolano l’uliveto come nella migliore cultura contadina madonita.
Ulivi secolari ma anche piante più giovani che producono varietà uniche come quella Crasta, varietà negletta presente solo nell’area del Parco delle Madonie. Sui monti della catena montuosa delle Madonie, ad un’altitudine che varia dai 600 ai 900 metri, in una zona quella che una volta era la Valdemone al confine con il messinese. Nell’uliveto sono coltivate piante di verdello e nocellara messinese, ma anche la moresca presenti nella parte centro orientale della Sicilia. A comporre il mosaico la Biancolilla di Caltabellotta, la tonda Iblea e la nocellara del Belice. Olive selezionate, una per una, raccolte nella seconda metà di ottobre rigorosamente a mano, per garantire l’integrità del frutto.

Una raccolta precoce che contribuisce alla realizzazione di un blend unico di olio dalle eccezionali caratteristiche organolettiche. Molta attenzione è riservata anche ai tempi della frangitura che avviene in impianti di ultima generazione a ciclo continuo con estrazione a freddo per ottenere un olio ricco, anzi ricchissimo (grazie al l’utilizzo della oliva crasta) di polifenoli.
L’olio poi viene stoccato in silos di acciaio inox in ambienti bui a temperatura costante e controllata. Per la conservazione viene utilizzato l’azoto, un gas inerte che tramite la tecnica detta “Blanketing” ne assicura l’assenza di ossigeno all’interno del silos stesso. Completata la fase necessaria di riposo l’olio viene poi imbottigliato ed etichettato pronto alla vendita.

Olio Ruperossa
Esame organolettico olio